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Pubblicata il 02/02/2020
de profundis clamavi ad te Domine
domine exaudi vocem meam

ho preparato tutto
con lenta lucida apatia
le sigarette, la mente,
le cose di sempre

giaciono li assonnate
mi guardano, sordide, pensose
scivolosamente fastidiose
sicuramente avrò paura,

ma ormai sono scomparso,
mi lascio scivolare via
come un sogno di un vecchio
che sta per scomparire

si muore molto prima di morire
si smette di sentire
di parlare, di vedere
di soffrire e di gioire

ci si spegne, annegando
i propri sbagli in un lago di morfina
ritornando a canticchiare
smorfie di anemia

de profundis clamavi ad te Domine
domine exaudi vocem meam
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Colpisce, dura e severa al tempo stesso, e invita a riflettere.

il 03/02/2020 alle 12:09

Testo veritiero dove nel nulla vagano pensieri grevi....

il 03/02/2020 alle 19:08