In caso di guerra si dà del vigliacco
a chi per paura o per principio morale
si rifiuta di partecipare all’attacco
e massacrare il nemico nazionale
niente può essere più inappropriato
perché non c’è infamia nell’aver paura
meno ancora nell’aver un principio santo
che rispetta la vita sopra ogni misura
l’autentico vigliacco è soprattutto quello
che tira il colpo e poi nasconde il braccio
prima arraffa di nascosto questo e quello
e poi dà la colpa ad altri del fattaccio
l’opportunista che sfrutta le altrui debolezze
che imbroglia e induce gli altri a perdizione
che non si ferma davanti alle nefandezze
e si mostra invece amico e collaboratore
È lui che approfitta dell’apparenza perfetta
della fiducia e dell’amicizia che ne ricava
per colpire alle spalle chi non se lo aspetta
e non ha mezzi per pararsi da quella clava
È lui il vigliacco nel vero senso di parola
È il furbacchione che si crede superiore
È convinto che gli basta inventare una favola
perché tanto il resto del mondo è inferiore
il primo allocco è lui se crede davvero
di poter sfuggire alla giusta punizione
perché il vigliacco resta solo e, in vero
gli mancheranno la stima e l’affezione.