Un tombino come tetto tra le fogne dell'inferno.
dove ratti e scarafaggi sono la normalità
volti smunti e disperati privi d'ogni alacrita'.
tra il gelo della gente - derubati dell'infanzia
il sacchetto della colla
fedele compagna i dolori allevia
nera zolla o gustosa ampolla che profuma di camelia.
tra il gelo della gente - derubati dell'infanzia
randagi e soli
stesi tra i vicoli altri piccoli cuori
immobili, freddi
verso un muto saliscendi.
tra il gelo della gente - derubati dell'infanzia
non un fiore, un saluto, una lacrima
invisibili di morte tantrica
sbattuti in fosse comuni come miseri noviluni.
tra il gelo della gente - derubati dell'infanzia
cruda realtà di Bucarest
lacrime asciutte ahimè
senza nemmeno un nontiscordardime.
tra il gelo della gente - derubati dell'infanzia
città dolente
eterno dolore.
la vita, che lentamente muore.
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