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Pubblicata il 18/01/2020
Come vita che ondeggia
mi cullo al calar del sole
imparando l'oscurità
e la solitudine del cuore

viaggio intorno ai detriti
lasciati da un giorno di luce
immagini sfocate, pensieri perduti
ho bisogno di te che non ho mai conosciuto

vita che mi prendi tra le mani
che mi lasci cadere nei sogni
abituati a dissolversi coi primi raggi
io ti chiedo ancora del cibo
e vestiti nuovi, una canzone limpida
e leggera

tu attraversi veloce questo corpo di cera
quasi avessi fretta di sentire
l'odore asciutto delle mie ossa.
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Meravigliosamente struggente!

il 18/01/2020 alle 12:11

Nel testo mi ritrovo vivendo la tua medesima condizione......

il 18/01/2020 alle 17:37

Ringrazio per i graditi commenti Benandato, Puer, Genziana e Gabriela.

il 18/01/2020 alle 19:24