PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/01/2020
Mi domando se il fatto di esprimere qualcosa sia sempre una questione di neuroni collegati: riesco a sentirmi veramente libero di dare quando la spina è staccata, come se l'anima fosse imbrigliata in una rete di sinapsi che invece di farne fuoriuscire un afflato, ne mortifichi la natura.
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (4 voti)

Pensiero profondo .....condiviso.

il 15/01/2020 alle 10:10

Tanti anni fa ebbi l'occasione di conoscere e frequentare un campione di biliardo. Era una celebrità e vinceva gare in tutto il mondo. Simpatico, disponibile e di buona cultura, giocava anche con me e altri amici (non ti dico le risate che si faceva). Un giorno gli chiesi come preparava ed eseguiva il colpo. Lui mi rispose pressapoco così: "Studio la posizione delle biglie sul biliardo, decido il tiro da eseguire, mi metto in posizione, poi, appena prima di dare il colpo di stecca, mi distacco completamente dalla situazione e lascio fare al subconscio. E' una tecnica che mi è stata insegnata da altri maestri di biliardo. E funziona. Se decido di controllare tutto fino all'ultimo è più facile che il tiro non riesca come dovrebbe." Gli chiesi com'era possibile tutto questo. " Non lo so" rispose "io mi sono fatto l'idea che qualcosa nel mio cervello quando ha capito che colpo si deve fare, si attiva e lo esegue con la migliore coordinazione possibile. E io devo lasciarlo fare in autonomia, se invece non lo faccio è come se sottraessi una parte delle sue capacità, o lo distraessi, e il rischio di non fare il colpo migliore è più alto". Ecco quello che tu hai scritto mi ha fatto venire in mente questo ricordo. Il tuo ragionamento è simile a quello del campione. (A margine: gli chiesi se faceva così anche quando giocava con me. Rispose, ridendo " No, guardo, tiro e basta". Amen)

il 15/01/2020 alle 19:37

Questo mio pensiero è nato mentre rimuginavo sull'anima: si dice che 21 grammi sia il suo peso, è stato girato anche un film dal regista Inarritu...molto bello il tuo ricordo, ringrazio e saluto voi, Eriot e Gabriela.

il 15/01/2020 alle 20:32