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Pubblicata il 11/01/2020
una sera al Joe Banana club, nel New Jersey, eravamo io, James Joyce, Jonny Dorelli, Jessie James e Jon Bonjovi a sorseggiare un buon J&B quando dalla porta vediamo entrare Jane Fonda
col suo Jack Russell, fasciata in una corta mise in jersey color green jungle con uno jabot in jacquard.
seduta sullo sgabello con le cosce in vista ordina subito un cocktail Jonathan Joy con tre fette di Jamon.
spinto dagli amici, sulle note di una canzone in stile jazz di Janet Jackson, mi azzardo a tentare un approccio: hi Jane, oye como va ?
i am Jude: con la faccia stupita mi squadra e invece di respingermi, mi offre un Lemon juice e mi chiede chi sono: così comincio a presentarmi: sono un Italo americano di Jesi, faccio il disc jockey, vengo da  Jacksonville con una Jaguar xj, sono juventino, ho anche una jeep, vesto in jeans, pratico il jujitsu, lo jogging, ballo il jive e odio il junk-food: vorrei tanto far parte del jet-set ma purtroppo soffro di jet-lag ! All'improvviso prende il bavero della mia jacket e mi stampa un kiss sulla bocca: esterrefatto, mi arrapo come uno judoka che ha appena vinto un jackpot e la invito a salire nella camera di sopra per fare un bagno nella Jacuzzi. Mi spoglio velocemente ma quando lei si alza la minigonna ecco comparire un enorme joystick con due jingle bells da paura !! anzi due jingle balls...

... era la sosia trans di Jane Fonda !!!
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Piacevolissima....spero non ti sia lasciato poi confondere dal finto Jane Fonda....

il 11/01/2020 alle 20:07