PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/12/2019
Non tutte le poesie ci riescono col buco. Anzi (parlo per me) nel 99,9999 % non ce l'hanno.
Ma a volte mi capita, su ph, di trovare una poesia che mi piace/colpisce/coinvolge/stupisce.
Allora sono portato a immaginare che l'autore/trice abbia raggiunto un vero livello artistico e mi interrogo sulle qualità interiori di chi l'ha scritta.
O si tratta di un poeta vero o si tratta di uno/una come me cui gli è riuscita una poesia di livello artistico.
• Ma questo può avvenire davvero?
Se penso alle altre arti ciò è da escludere. Potrebbe mai uscire dalle nostre mani un "Girasoli", una "Notturna" una "Pietà", un'"Odissea"? No, certo.
• Ogni prodotto artistico, per poter esser definito tale, presuppone un'enorme conoscenza specifica della materia.
E allora delle due l'una: o la poesia è un'arte anomala, che può arrivare a vette di prestigio anche da cervelli normali, o nessuna poesia di persone comuni può mai arrivare ad essere arte.
Al massimo raffinato artigianato.

Resto con questo interrogativo e me lo porto nel 2020. Un saluto a tutti.
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Ogni prodotto artistico presuppone un'enorme conoscenza specifica della materia...e anche altro. Esistono dei grandi conoscitori delle materie che non saranno mai in grado di fare un prodotto artistico. Io credo che l'arte sia un fulmine e gli artisti siano dei fulminati...poi ci sono fulminati solo per un momento e fulminati perenni (Freddy Mercury, ad esempio)...e con questo ti auguro un 2020 ricco di splendore.

il 31/12/2019 alle 12:51

forse c'è un espediente per mantenere un livello medio di qualità, scrivere meno. E' un problema di massa critica.

il 31/12/2019 alle 13:24

Bel quesito,io ad esempio mi considero uno scrittore mediocre e forse non conosco nemmeno le basi della materia poesia,però esprimo quello che sento e ciò mi basta anche rischiando di risultare mediocre nella stesura delle parole.Credo che la poesia sia un'arte anomala e forse si,anche una persona normale può arrivare ad esprimere un qualcosa di valore elevato per questo concordo con vincent sul discorso del fulmine improvviso magari limitato nel tempo.Però difendo la mia mediocrità dicendo anche che la poesia non dovrebbe appartenere solo a coloro che sanno usare un linguaggio aulico e metafore complicate che sono poi gli stessi che magari si lamentano del fatto che nessuno legga più poesie e vengono apprezzati solo da una elite di intellettuali che se la cantano da soli.Se la poesia è un esercizio di stile e conoscenza allora mi tiro fuori,se la poesia è quella partorita magari in sei mesi allora mi tiro fuori.Credo debba essere una pioggia improvvisa dal cuore.La poesia più bella per me è quella comprensibile a tutte le persone e soprattutto deve esprimere concetti difficili in modo facile e non viceversa.Buon anno eriot!

il 31/12/2019 alle 13:59

Cara Lara ciao,perché non ti consideri un'artista?Dal momento che scrivi fai arte e quindi secondo me sei un'artista.Sono d'accordo sul fatto di considerarci umili e di non avere pretese per quello che facciamo ma non dobbiamo considerare artisti solo quelli che diventano famosi o vanno in televisione o vengono riconosciuti da un organo, diciamo,competente.Perchè credo sia giusto non sminuirci.Se scrivi sei un'artista, se suoni in un gruppo senza mai diventare famosa o passare in radio sei comunque un'artista.Se dipingi senza andare al Guggenheim sei comunque un'artista.Ad esempio conosco persone che suonano uno strumento meglio di gente che è diventata famosa o persone che mi fanno ridere a differenza di "comici" che passano in televisione.È comunque la mia personale opinione ovviamente.Buon anno!

il 31/12/2019 alle 15:06

Io credo che delle basi di conoscenza siano indispensabili per scrivere ma per poter ottenere un livello artistico di grande forza occorre avere l'ispirazione, un pensiero che viene dall'alto da una musa ispiratrice o talvolta la dettatura letterale delle parole al di sopra della propria consapevolezza. Buon Anno Nuovo

il 31/12/2019 alle 17:32

una cosa è la tecnica ed un altra cosa è l'ispirazione, è quella che chiamiamo arte...se fosse solo un fatto di tecnica i critici d'arte sarebbero tutti poeti, o pittori...C'è qualcosa di inafferrabile a chiunque nell'arte, come il segreto della vita, nessuno lo scoprirà mai...buon anno Eriot

il 31/12/2019 alle 17:35

Grazie amici dei vostri contributi e degli auguri, che contraccambio.

il 01/01/2020 alle 09:33

Ciao Eriot...scrivo sempre di getto...vestendo con parole, pensieri che arrivano alla mente dettate dal cuore....amo le poesie che arrivano ad esso e , nel leggerle , mi lascio coinvolgere dal contenuto del pensiero.. non posso permettermi di soffermarmi a dare giudizi sulla validità d' impostazione del testo, la mia cultura è sottozero e, devo dire grazie alla volontà di non far sfigurare i miei figli ( con una mamma analfabeta.... non ho fatto nessuna scuola) che, da sola, seguendo il loro percorso scolastico ho imparato a leggere e ...scrivere . Oggi posso dire che è validissimo il detto che insegna che .... se vuoi ....puoi! Ai veri poeti e a quegli NO...porgo i miei auguri sinceri per un anno 2020 lieto e sereno.. in particolar modo a te Eriot che, ammiro e apprezzo moltissimo..... Gabriela.

il 01/01/2020 alle 11:03

Grazie Gabriela, un abbraccio.

il 01/01/2020 alle 11:29

Caro Eriot, io scrivo per non annoiarmi, consapevole che annoio chi mi legge e per questo chiedo perdono a voi tutti che pazientemente mi sopportate! Ogni tuo scritto ha sempre qualcosa di nuovo e di interessante. Sei bravissimo! Buon Anno!

il 01/01/2020 alle 12:47

Io penso che se scrivi con il cuore sei un poeta. Punto. Senza tanti giri di parole.

il 02/01/2020 alle 19:22

Grazie Vit e Ginni. Ginni la domanda che mi facevo non è se siamo o non siamo poeti, ma se potesse mai capitare che una poesia scritta da noi, semplici amatori, raggiungesse un livello artistico.

il 02/01/2020 alle 22:12

Artigianato raffinato direi che è una similitudine appropriata. L’artigiano mette esperienza di vita, capacità e passione in quel che fa’, solo ciò basterebbe a garantire la bontà del suo prodotto (forato o meno che riesca); quanto al fatto che unanimemente assurga a opera d’arte, la cosa è legata molto a prospettive personali di chi legge, a mode, epoche, “pubblicità”, caso e quant’altro. Sai Valerio, io credo di aver portato con me piccole perle di artigianato altrui in questi anni di permanenza su P.H. e, oltre ogni altra osservazione, sono grata a coloro che le hanno messe in opera regalando un “alto livello artistico”.

il 03/01/2020 alle 16:05

Si, Arlette, anch'io ho qualche perla, trovata qui, nel mio cassetto ideale. E la questione da me posta è piuttosto retorica. Mi è nata molto tempo fa dopo aver letto le lettere di Van Gogh al fratello, quelle di Matisse ai suoi galleristi, i ragionamenti di Leonardo sull'uso del colore, i ragionamenti di Croce sull'interpretazione dell'arte. In tutti questi (e molti altri) si rileva una ricerca, a tratti addirittura dolorosa, sui canoni di espressione della propria arte. Forse questa ricerca è la forca caudina che bisogna superare per arrivare a qualcosa di più elevato. Ma, naturalmente ci vogliono anime e menti dotati dalla natura in modo straordinario.

il 03/01/2020 alle 19:13

Il giogo delle severe ed estenuanti considerazioni sul proprio lavoro può portatore, se inclini a superarlo, indubbiamente a qualcosa di più elevato, se irrisolto a portarsi dietro a vita un’umiliazione che, a mio parere, a nulla giova. Ben venga la ricerca dunque, tenendosi a sufficiente distanza dai vortici di annichilimento. Tutto sommato nulla di ciò che si produce a livello artistico avrà mai un riscontro corale di pubblico, e presumo che quelle anime e menti di cui parli siano alfine arrivati a comprenderlo.

il 05/01/2020 alle 21:38