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Pubblicata il 29/12/2019
Quando
nell'aria
il lacerante tocco
della campana freme,
cui nel cuore
terribile
rintrona un tonfo
ed è una rovente spada
l'anima
dal corpo fende,
e più spirito
né carne trovo
al seguito del feretro
che chiude
chi nella vita
amato ho tanto!...

nel
violaceo litaniare
dell'istante pietà,
t'accoglie l'urna:
con te _ di me _
lo scivolo
verso
il tuo profondo abisso,
nel deserto esilio
dove livida
la notte
stende
l'opaca coltre;

oh, spietato rintocco,
atroce maglio
che inesorabile
le umane fibre
nella brumosa
terra ficchi:
prendi questi occhi
e il cuore
e tutto,
e dell'orrore mio,
al suo pari, godi,
negro cerbero;
e quiete eterna donaci...
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