preghiera all’orizzonte
mi abbandono, debole onda,
al cadere sulle tue sponde,
lì, dove in segreto si effonde
quello che il mondo pare nasconda.
ti accarezzo, orizzonte sconfinato:
dal vento spinto con quel fiato
spezzato, ultimo soffio grave,
per scivolare come una nave
nel tuo abisso, come a rubare
una stella dal tuo ventre soave
nel quale paiono meno amare
le lotte, questo eterno naufragare.
che tu mi accolga, pozzo infinito.
che tu colga l'oceano in me.
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