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Pubblicata il 06/12/2019
Ancora
torno a fremere
su quelle sillabe
che.. pur riportano
il tuo profumo,
e battono
rigide
plumbee,
qual rito malico
a stabilirmi il termine
del sogno splendido
che fu nell'intimo
il vezzeggiato principe:
come incantesimo
ridente ed unico.
mai più
vedrò rifulgere
fiorenti cespiti
su chine morbide
e.. a noi adulti
avvolgersi
le forme vergini
sorgenti in animo,
né sorbiro' nel brindisi
il divo nettare
che, amante fervido
per te nutrivo,
autentico
per gretto ostacolo
che affetto sbriciola.
rifittomi nell'iride
per nubi limpide
correvo
fatuo
cantando
al raggio eliaco
il mio mirabile poema
e.. credule ..
_ " Smorza", dicevo,
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Non è stata riportata completa.. non vi è il finale..

il 09/12/2019 alle 02:14

La riscrivo

il 09/12/2019 alle 02:14