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Pubblicata il 06/12/2019
Lo Strigo ha fatto il suo incantesimo
lei e lì distesa sulla pelle d’orso
una perla di sudore le scorre lungo le tempie
brucia!
brucia di una febbre malvagia!
non le tolgo gli occhi di dosso da quattro giorni e quattro notti
sono disperato!
la scopro perché il freddo l’aiuti ad abbassare la temperatura
il suo corpo nudo mi coglie sempre impreparato … splendore puro!
l’ansia che possano essere le sue ultime ore mi attanaglia …
lo Strigo mi guarda, scuote la testa e va via
canto una nenia antica che prega madre terra e per l’intercessione degli spiriti buoni della foresta …
ieri come oggi l’amore dispera e per amore si invocherebbe l’impossibile
che strane genti siamo …
umani di strana umanità …
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