Perché
ai raggiri subdoli
di calunnia volgare
il cielo che ci unì
permise d'invescare,
io, tu ... e non punì
col sale e il fuoco i perfidi?
si rovinò l'incanto
e l'ombra di te
sfuma nel mio pianto.
e siam divisi: estranei!
grave affanno
la mente afferra,
ed il profondo petto
gela .. stridente
un rancor furibondo:
e qui vi batte e domina,
implacato rodio,
e si rinnega
il voto fatto a Dio.
eppur t'invoco: aiutami!
questo grido
nel nulla cade,
ché sorda sei
o soave fanciulla
che fosti
agli occhi miei
stupenda:
solitudine mi coglie
ed amarezza
ed un cieco furor
che ti disprezza...
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