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Pubblicata il 03/12/2019
Certo,
mai più
il mio spirito
dai gorghi vorticosi
verrà
come ora attratto:
potess'io
nei limiti fondi
trovar l'anfratto
che m'estingua
nel morbido suo grembo:
manca un raggio di luce
e gemo fisso
al tuo miraggio.

solo
un fruscio dell'alito
sol la luce .. e .. di te ..
il sapore e il canto
e lo sguardo che in me
furono vita ed incanto:
è dunque un sogno?
prendilo vivo
ancora e soave
come quando il dolor
m'era men grave.

pur
raccogliendo polvere,
nulla che riarsa arena
del nostro
sventurato
episodio,
la pena
negar non puoi,
né il grato sentimento
che prodiga il cuore
ancor prigione
della spira
che assorbe la ragione ...
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