la medicina
sei come una spiga di grano
che piano ondeggia nel vento,
che brilla dorata e che sento
frusciare nell'eterno arcano.
sei come un fiore bruciato
che ogni suo petalo ha perso,
che neanche il fiato azzurro, terso,
del cielo dall'incendio ha salvato.
che tu come un cadavere marcito
sia orrida, uragano che divelle
le case di cemento o di granito,
cosa importa? Che tu sia stelle
brillanti nella notte o il ruggito
di una belva fra le gazzelle,
cosa cambia? Poesia, che tu sia dura
o molle la tua carezza oscura
è la medicina amara e silente
per questo niente!
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