"Il fanciullo che
in me ancora dimora
si fascina
con dimenticate superstizioni,
viene strappato al buio,
dentro ai tumuli,
celebri di sacrifici,
ammaliato da colori
e profumi nuovi,
meli in fiore,
radicati su terre verdeggianti,
spinto dalle eteree mani
dei suoi abitanti.
il tempo è reciso
nei reami dell'oltre,
ove agli schiavi
è impedito entrarvi."