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Pubblicata il 18/11/2019
Provo a narrare questa storia
prima che ne perda la memoria.
andavo a far tartufi con il figlio
camminando nella selva con cipiglio,

ogni tanto gli faccio compagnia
per parlare e stare in allegria,
ci si dice cose che altrimenti
forse resterebbero latenti.

quando si parte la notte è ancora scura,
ma cercando svanisce la paura.
la mattina poi stava per finire
quando i cani presero a abbaiare.

proprio lungo ad una recinzione
un capriolo al laccio la visione,
il capo avvolto in una rete,
le labbra arse dalla sete,

gli occhi pieni di terrore
si capiva che era lì da ore.
liberarlo fu difficile l'azione assai pericolosa,
ma dopo un pò si ottenne qualche cosa,

la catena che lo teneva stretto al morso
si ruppe con un ultimo sforzo.
incredulo ancora ci guardò impaurito
non credeva si fosse liberato,

ma invece di correre e fuggire
di là dalla rete ci prese a seguire,
ora si faceva carezzare
quasi con gli occhi ci volesse ringraziare.

restammo sorpresi dalla meraviglia,
come qundo l'emozione ci piglia...
in silenzio si riprese il cammino
sperando per lui un diverso destino.
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Molto bella ed a lieto fine. Complimenti!

il 19/11/2019 alle 12:37

Bellissima storia e.... piacevole finale ....scritta molto bene,

il 19/11/2019 alle 19:08

Bellissima storia d'amore per la natura viva

il 25/11/2019 alle 16:36