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Pubblicata il 10/11/2019
grazie cara signora Chiara del rosso
e zuccherino dono e quel vergato
a ricordarci scritto antichi ma
mai perduti profumi familiari:
un lontan da Lei vissuto tempo
qui trovato nascosto in nugae
mie, parole da man gentil poste,
una busta tra rosse ciliegie lustre
e fresche e tra lor adagiate a farsi
compagnia, non come Angiol Silvio
dettò ben divise a mazzi e ciocche
ma in un colorato elegante shopper,
quel rosso dolce frutto dal sapore
antico che ai ricordi della giovinezza
mia mi riporta: piante in quei giugno
colorate tra i filari lunghi delle viti,
quella lontan ormai perduta giovinezza
come oggi perduta dal cemento seppellita
la campagna che di quelle si adornava
e dove dall’alto del Ticino l’aria
amica respirava, quella di mio nonno
campagna che lì rossa vision mostrava
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