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Pubblicata il 05/11/2019

strapparono gli ulivi
dalla tenace terra
lasciandole cicatrici profonde
che anestetizzarono invano
con il miraggio di benessere illusorio
come le loro promesse.

certo, fu a tavolino
che si giocarono
le sorti del nostro Sud.

uomini dalla doppia faccia
barattarono i tronchi
rugosi come i volti dei padri
con le altezzose ciminiere;

sfrattarono gli ulivi, i vigneti,
il grano e i mandorleti
per far posto a un gigante…

un gigante che ben presto rivelò
di avere le ginocchia di cartone.

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da: Il Silenzio e la Parola, 1989
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penso ti riferisci all'ILVA di Taranto scempio degli scempi...certo adesso, svuotati i paesi e le campagne, rinchiusi gli schiavi nelle fabbriche gli tolgono anche la ciotola di cibo..se non è diabolico tutto ciò...ma il tuo discorso non vale solo per il sud, il nostro sud, è mondiale….

il 05/11/2019 alle 16:32

Grazie Genziana per questa tua bella riflessione, le donne e gli uomini del Sud fanno del loro meglio per non essere inghiottiti dall'indifferenza dello stato e da quei quattro burattini che ci governano.

il 05/11/2019 alle 20:48

Arturo mi riferisco all'ex Ilva, Poi Italsider poi Nuova Italsider, poi ArcelorMittal...

il 05/11/2019 alle 20:52

Anna, li leggo anch'io i giornali, lo so che ora si chiama Arcelor-Mittal….

il 06/11/2019 alle 08:35

Arturo, ahhaaha! scusa amico!

il 06/11/2019 alle 10:30

Amara profezia. Bellissimo il riflesso specchiato dei tronchi rugosi nei volti dei padri! Mi ha suggerito l'idea di una possibile poesia su quelli che sono gli innumerevoli contorti, ritorti, estorti monumenti naturali di unicità singolarmente inclonabile della Puglia ed altre regioni d'Italia. Grazie per il novello ( è periodo... ) incipit.

il 07/11/2019 alle 10:07

Fai pure Benandato, spesso mi sono servita anche io di incipit di altri autori, anzi, qualche volta ho osato scrivere in passo doppio con autorevoli autori, contando sul fatto che loro non potevano reclamare !!!

il 07/11/2019 alle 13:14

Anna, mi sono espresso male. Intendo scrivere una poesia sulla bellezza di quesri ulivi, ma non usando, seppure a modo mio, il tuo bel paragone ( ci mancherebbe ). L'incipit è solo la bellezza di queste piante, ma io ho in mente un altro tema e sviluppo. Ciao.

il 07/11/2019 alle 16:41

Non vedo l'ora di leggerti. Ciao

il 07/11/2019 alle 18:59