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Pubblicata il 31/10/2019
Il cielo vibra stanotte, ogni stella è come un cuore appeso che pulsa sopra tutte le città del mondo. Il vagabondo percorre il suo cammino seguendo lame di luce posate sulla terra dall'amica luna. Una rondine tiene stretto nel suo becco un filo d'erba avvizzita e si specchia nel riverbero di un guado. C'è un uomo in quella casa fatta di fieno e fango, tra due valli che frenano il vento ; e l'uomo scrive, pensa, sogna. In questa notte di plenilunio già madido di rugiada, l'uomo scrive il suo canto d'amore per la sua amata : se avrei stato uno scrittore, avrebbi preso in una tombola di lettere 21 tasselli a caso ; gli avrebbi posati sul tabbellone che sta sopra lu tavolino addo' c' accide i porch, e tu, dolce pulsella incastrata tra diamanti e barbabietole, avessi letto il mio inno alla tua robusta persona... " ti o sembre amata, ovuncue".
si!!.... , luce della mia candina, fiore di zucca senza l'alice! barca a remi che navighi con prebotenza lo scarico del mio castello, amore infinido che dicrigni le zanne pensando allu vitello che tengo alla stalla. tu, ingantatrice di cinghiali che te scrocchia la barba quanno che pensi e sospiri. puledra inguacchiata de fango che scorazzi nei miei sogni... ho raccolto per te l'ortica più fresca per solcarti le scapole quando ti ribbalti nel sonno!! la tua pelle, morbita come il vellutello che s'arriposa sulla mia dimora di tufo, mi scappella di briviti e passione. secuimi nel mio antro di pertizione, annusa la mia eccitazione dopo na jurnata intera a zappa' la vigna, allevia la mia schina spezzata, paciando addove il dolore mi fa bestemmiare tutti li santi. amore infinido, sposami!! e i te promett serate a lume d casolio, fette d pane cu la ventresca stipepidita, inzalate di fagiuoli, ceci e fave dell'orto. tu assaggia a sazietà mia abbontande reggina ! e seppur un filo di aria viziata dovresse da uscire dai tuoi nobili indestini, sarà per me cumma na boccata de rosa infracechita, ma pur sembre una rosa è!.. che cazz t n freca!!...
e la notte continuava a scendere, lenta, morbida, silente, come un panno di velluto che copre e protegge ogni cosa.
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