PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/10/2019
Sei in ritardo, morte.
Stanchi di aspettarti
ti abbiamo anticipato
soffocando le passioni,
poi i desideri e, infine,
anche la curiosità.
Stiamo lavorando
sul pensiero e la memoria,
e ora che sei qui
cosa vuoi portare via,
l’involucro terreno?
Ben misero trofeo
che giusto ormai si adegua
ai tuoi mezzi fatiscenti.
Guardati attorno,
siamo giovani morti,
siamo miliardi,
perché prima di te,
povera analogica,
è arrivato il digitale.
Torna più avanti,
quando l'intimo valore
di questa nuova via
restituirà, intatta e bella,
tutta la paura che ora non ci fai.
  • Attualmente 4.36364/5 meriti.
4,4/5 meriti (11 voti)

Lettura non banale.

il 30/10/2019 alle 12:18

Est modus in rebus. Che bello sarebbe il digi tale e quale...

il 30/10/2019 alle 12:58

Profondo testo..... condiviso il commento veritiero di Ravachol...

il 30/10/2019 alle 13:03

Grazie amici miei. Felice che abbiate condiviso il mio sentire.

il 30/10/2019 alle 13:07

niente da dire, concordo in tutto ed apprezzo anche lo stile che hai usato, la morte porterà via solo involucri, tra un pò....

il 30/10/2019 alle 13:08

Grazie Arturo.

il 30/10/2019 alle 15:03

La paura intatta e bella...abbiamo stravolto persino la paura, questa tua fa riflettere parecchio.

il 30/10/2019 alle 15:55

Grazie Vincent.

il 30/10/2019 alle 16:47

Sempre interessanti e puntuali i tuoi scritti. Complimenti

il 30/10/2019 alle 17:08

Grazie Vittò.

il 31/10/2019 alle 08:30

La morte per me fa sempre paura... Perché non vedi più niente, anche le cose che ami... Non so....

il 31/10/2019 alle 19:17

...Caro Eriot la Morte sarà in ritardo (forse perché ogni tanto si diverte su Internet...)... ma quella di cui si parla in Samarcanda non era in ritardo anzi era nettamente in anticipo e aspettava tranquilla e sorniona...; "T'aspettavo qui per oggi a Samarcanda/ eri lontanissimo due giorni fa,/ ho temuto che per ascoltar la banda/ non facessi in tempo ad arrivare qua."

il 01/11/2019 alle 20:44

Grazie Rom. La "morte" di Samarcanda è su un piano concettuale più ampio e raffinato rispetto a quello del mio lavoretto. Mentre là si affronta l'ineluttabilità di un evento che, magari cercando di allontanarlo, inconsapevolmente lo si anticipa, io mi accontento di una considerazione più... sociologica, sulla progressiva dispersione degli elementi costituenti la nostra vita interiore, che potrebbero portarci al medesimo evento senza più nulla da consegnare alla nera signora.

il 02/11/2019 alle 00:02

Grazie Ginni.

il 02/11/2019 alle 08:45

Questo scritto e' un opera d'arte e la mia condivisione e' obbligata visto i miei pensieri,maaa se usassimo come si dovrebbe sarebbe un altro mondo,Bravissimo

il 13/11/2019 alle 12:28

Grazie gpaol!

il 13/11/2019 alle 12:52

Quale più grande mistero può farci riflettere sulla nostra condizione umana se non la morte? Un grande filosofo greco disse " e chi può dire che non sia il bene più grande?" Grazie per questa bella lettura Felice notte

il 25/11/2019 alle 02:04

Grazie Malalunaa.

il 25/11/2019 alle 08:38