Sono in queste mie parole quei segni trasparenti agli occhi che hanno della fine il profumo selvatico del mosto che mi cola dalle dita come un inchiostro d’amore sulle labbra di chi mi ha letto qui dove sono caduto senza piume per essere poeta di me e dei miei altri animi vaganti e non anime in cerca del tempo ultimo mio dio che mi conduca come l’amico cuore ove la poesia non muore