ti ho visto fuggire una sera d'estate
sul caldo selciato della città,
avevi le scarpe in mano per correre più forte
non so chi ti seguiva, dietro di te non c'era nessuno
e le strade erano deserte...
era passato da poco il crepuscolo
tutto si preparava al buio
nella tristezza della prossima notte.
eri come un anima in fuga, forse da una vita già adempiuta
eppure il tuo aspetto era dolce come una carezza
e il passo tuo, a volte lieve, faceva supporre
al prossimo giorno nell'abbraccio dell'alba.
È lì che poi ti ho cercato
in quella stretta via che odorava d'aurora
ma ahimè, di te nessuna traccia
se non il lontano rumore di passi
fra i vicoli proibiti al sole
che dagli alti tetti proprio non filtrava...
ti ho rivisto l'altra sera ch'era ancora estate
silente nel tuo passo svelto
come un'anima in fuga dal passato.