A volte mi chiedo se esisti davvero
o sei ectoplasma pulsante
oppure cristallo di neve
che volteggiando s’annulla
senza riuscire a posarsi.
sei tormento che si fa quiete
e delirio che si muta in estasi.
mi percorri
senza lasciare traccia,
ma tracce di candore deponi
nel palmo della mia mano.
se tu fossi vero
tenderei le braccia a saggiare la tua stretta,
a percepire l’alito di vita che ti illumina le pupille.
a me, povera mortale,
gli dei concessero un solo sguardo appena,
un sorriso che mi rese prigioniera,
in quel castello merlato di ricordi
e mi consegnò al tuo dominio d’amore
per il resto dei miei giorni..
se tu fossi vero capirei
il sole che si ostina ad abbagliare il tuo ricordo
fino a farlo coagulare nella mente
come una melagrana d’oro.
che non posso gustare se non con gli occhi.
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