Paesello nato sopra a una collina
esposto a sole e venti d’aria fina
grigio di pietra e verde tra natura
con alberi e fontane d’acqua pura
paesello vecchio isolato dalla valle
coperto dal monte alle sue spalle
dove non c’è lavoro né compagnia
i giovani sono tutti scappati via
restano i vecchi, restano pochi pendolari
che maledicono i viaggi giornalieri
restano pochi bambini indipendenti
liberi di gironzolare senza i grandi
in te tutto è silenzioso, rallentato
un po' di chiasso solo il giorno del mercato
quando sulla piazzetta sotto le piante
allestisce la bancarella l’ambulante
paesello antico dalle mura di mill’anni
dove il tempo ha causato pochi danni
dove le chiese sono scrigni di tesori
più numerose dei bar e degli alimentari
chiesette che s’aprono solo nella festa
con gli altari antichi dietro la balaustra
che profumano di incenso e cera di candele
e ognuna ha un santo diverso da adorare
paesello povero dove la terra è sassosa
troppo isolato per fare qualunque cosa
eppure in passato ricco di sacerdoti santi
abili artigiani e pastori transumanti.
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