Ho vissuto anch'io questa esperienza che per la giovane età mi è stata sempre da faro. Sono stati i preti a portarmi con altri al cottolengo di Padova.Che dire se non il rispetto per gli ultimi, il mantenere riserbo, il dire sempre una buona parola e nell'occasione essere disponibile. Come conviene.
Caro Eriot, gli investimenti li fanno per fabbricare armi di distruzione di massa non per aiutare i più bisognosi! Basterebbe una mollica di quello che spendono per gli armamenti per aiutare i meno fortunati. Condivido ogni parola del tuo pezzo. Saluti
Condapevolezza del dolore! Una doverosa cura alla superficialita' imperante! Ma oltre alla natura, a volte, perfida l'abiezione per scelta ... le tossicodipendenze e la leggerezza con cui oggi di affronta il problema delle droghe ... provatevi ad accogliere una giovane vita ... a rota ... nel pieno della notte e ascoltatene la storia ... niente sara' piu' come prima ... il dolore cambia ... toccarlo con mano trasfigura
Sono d'accordo, ma non si può ignorare che la teconologia che abbiamo, anche per conoscere e studiare le malattie deriva molto da ricerche a scopi militari, per cui meglio che arrivino dalla corsa su marte. Il desiderio di conoscenza non va mai smorzato in nessuna direzione, secondo me, certo con dei limiti.
Grazie amici delle vostre considerazioni. Mix: non penso affatto che la tecnologia e la scienza non siano fondamentali per il bene concreto della nostra vita, tutt'altro, ho lavorato tutta la vita in questo ambito. Il mio esempio era finalizzato a sottolineare come spesso, davanti a certe sfide dell'ingegno, si dimenticano quelle più vicine e non meno importanti, come la condivisione della sofferenza e la ricerca di una possibile soluzione. Maurizio: tocchi un problema importantissimo: a volte la sofferenza e l'emarginazione non ci capitano per destino, ma sono inconsapevolmente (e colpevolmente) inseguite e ricercate da noi stessi con comportamenti sbagliati (droga ecc.). E anche qui ci sarebbe un'infinità di cose da fare. E la scuola dovrebbe poter incidere maggiormente sulle coscienze oltre che sulle conoscenze.
Grazie Gabriela, sono anch'io d'accordissimo con Genziana. Grazie Benandato.
Un bel pezzo, scritto molto bene e del quale condivido il contenuto.
Prediligo la poesia, ma sono stato attratto dal testo e mi unisco al bel plauso per i maestri di vita ... insegnanti nati. Un saluto
Ciao Eriot,molto bello il tuo pensiero condiviso. pensare che la scuola darebbe ai ragazzi una visione del mondo dei sofferenti sarebbe cosa meravigliosa.Ho molto apprezzato questo tuo sentimento verso le persone che vivono una vita disagiata e sofferente.piaciuta molto.
Grazie del commento Anna, ma non ho fatto altro che traslare la lezione che ci viene da chi soffre...
ed è dalla Vita che ci viene la vera lectio magistralis, Eriot