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Pubblicata il 07/10/2019
Mani di pace, che spezzavano il pane,
mani di terra con calli sporgenti.
mani lontane, che il tempo ha solcato,
che persero un soldo nel fondo del mare.
mani che ieri m’intrecciaron la chioma
mi dettero un soldo ed un sorso di vino,
insegnando a spartirli con il mio vicino.
mani che seppero arginar le ferite
e segnarmi le guance con schiaffi taglienti.
mani che strinsero frutti dorati,
mani di seta con tredici anelli,
non compresero mai tutta la loro bellezza,
mani da cui oggi vorrei una carezza.
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Un canto soffuso e di antica forgia, così mi arrivano questi bei versi.

il 08/10/2019 alle 12:55