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Pubblicata il 28/09/2019
Sguaina la penna
come si fa con la spada,
tra solchi
che di rughe fan l'esperienza.

sguaina la voglia
mai doma del riso,
quello che dall'anima parte
per poi esplodere nel viso.

sguaina la furente,
spasmodica e ansante,
ricerca del timido ego,
che si nasconde,
forse per furberia,
dentro i rami,
fitti e pieni di foglie,
di un anima
che mai doma
si plasma e si scioglie,
laddove trova
una forma
che a lei si adatta,
affinché
anche se in mille pezzi
può apparire
sempre intatta.

sguaina quei mille frammenti
che sono parte di un tutto,
specchi dai mille pezzetti
capaci di cogliere ogni punto,
di un mondo
che intorno, silente,
con il suo frastuono ci assorda,
sguaina il pianto quand'esso
in te esplode,
sguaina l'udito e cogli ogni ode.

sguaina l'olfatto,
il gusto ed il tatto,
non lasciare
ogni senso fuggire
come un gatto
verso il primo spiraglio
di luce
di una semplice via.

sguaina ogni passo,
laddove la ragione
sposa la follia.
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Non c’è una vita ottimale, c’è il coraggio dell’ottimismo. Si va per tentativi, imparando a conoscere il nostro mondo interiore e soppesando tara, lordo e netto. Lo evidenzi bene nei tuoi interessanti versi.

il 28/09/2019 alle 13:59

Bellissimo testo ..un invito a trovare il coraggio di essere se stessi ,senza il condizionamento del giudizio altrui.....Bravo.

il 29/09/2019 alle 13:12

Sei davvero una voceventosa!

il 16/10/2019 alle 00:55