Seduto, sdraiato su di un divano
nella penombra di una stanza
mi sento strano...
non v'è in me quel fuoco sacro
che spesso brucia e divampa
ogni mio pensiero
e che ora invece considero vano.
tutto è strano a me a fianco
e anche l'ovattato rumore arriva lento
fra le ombre del lampadario che dal soffitto
dona lame di luce e riflessi di noia.
seduto sul divano aspetto il momento propizio
quando la luce dall'incompleta porzione di cielo
si poserà sul calice davanti a me.
forse anche sul fondo del bicchiere
c'è un movimento strano...
ci vedo ben parte della mia vita
mentre l'altra, ahimè, l'ho già bevuta.
© Saverio Chiti febbraio 2019