Il vento che scompiglia i bei capelli,
in questa strada azzurra colorata,
favillan luccichii quegli occhi belli,
rapendosi la folla ormai incantata.
e dal mercato arrivan gli stornelli,
d’un vagabondo lieve di giornata,
di lato friggon triglie nei fornelli,
profum di mare in questa carreggiata,
ma adesso i suoi capelli nuovamente,
radiosi e conturbanti, a volteggiare
li afferro per poterli accarezzare,
e parlo con vociar timidamente,
un walzer le propongo di ballare,
per poi poter le labbra sue baciare.
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