C'era una volta un casolare,
animato da chi lo sa amare,
attorniato da un simbiotico podere
ch'era condotto con instillato sapere,
stagione dopo stagione,
da chi con pazienza,
sì stanco, ma felice,
ne ebbe a ragione
l'onorificenza
beatificatrice.
Poi, a sovvertir
lo zenith col nadir,
due piccole fioriscono
e le carte rimescolano;
l'una forse più incline ai sogni
e l'altra più attenta ai bisogni;
son Maria Nadia Al Cavaliere,
di Morfeo grandi cerimoniere,
che del padre insignito
sfoggiano il testo avito.
A Maria e Nadia,
illuminate tracciatrici
di nuovi solchi di tradizione.
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