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Pubblicata il 12/08/2019
Quando ti sei portata via Piero ho percepito il tuo essere perverso annidato, per anni e anni, nelle molli sinuosità della sua pleura.
Ricordo la sua voce profonda che un bel giorno scomparve, così, come per scherzo. E non tornò più, perché tu l’avevi rapita in un disegno oscuro, come un orco a caccia di bimbi.
Piero capiva e anch’io sapevo, ma non ce lo dicevamo e facevamo progetti, dalla nuova antenna per le nostre riceventi, alla modifica della mia vecchia cinquecento, da anni in attesa. Io dicevo volutamente un sacco di cazzate, e lui, nel suo immenso coraggio, rideva. E voleva sapere come andava l’ultima radio che avevamo costruito, anche quando la sua vita, ormai, dipendeva da un fascio di tubi.
Ero lì, con sua moglie e suo figlio, quando se ne andò, ma nei suoi ultimi respiri c’era un saluto forte e determinato alla sua famiglia e a me, che non ho mai dimenticato.
Sono passati tanti anni e la nostra ultima radio è sempre lì, non ne ho mai costruita un’altra. Mio figlio mi ha detto tante volte di metterla in funzione, ma io ho sempre tergiversato, non so neanch’io perché.
Da un po’ di tempo, però, ci sto pensando. E’ una valvolare, ma sono sicuro che la farei funzionare. Forse la sintonizzerò sui 14 mega e, tra indiani, russi e yankee, cercherò nell’aria una voce profonda, cui potrò finalmente dire: aspettami, dove cazzo vai senza di me?
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Se non erro, sono gli effetti dell'esposizione di una persona all'amianto che provocano questa patologia. Uno scritto (si sente) molto sofferto.

il 12/08/2019 alle 14:19

Tangibile sofferenza..... io la rimetterei in funzione...Piero ne sarebbe fiero. Buona serata Eriot

il 12/08/2019 alle 15:13

mi colpisce profondamente

il 12/08/2019 alle 15:44

Grazie amici e ad Arturo un abbraccio. Sì, Vincent, è quella, ma non colpisce solo chi è stato esposto all'amianto. Piero non lo era stato... o almeno non consapevolmente. Francè, penso che lo farò, ora sento che glielo devo. Nei tempi della nostra amicizia ci dicevamo che io ero la mente e lui il braccio. Non era vero, lui era entrambe le cose, per cui quella è la "sua" radio.

il 12/08/2019 alle 16:22

toccante testo dove respiri l'immenso sentimento che vi univa e che vi unisce ancora...cerca di rimettere in funzione quella radio (glie lo devi) e ....chissà che attraverso quelle onde lui non riesca ad riallacciare quel bellissimo rapporto tra voi....

il 13/08/2019 alle 11:45

Ciao Eriot ...scusami gli errori, grazie.

il 13/08/2019 alle 11:47

Grazie Gabriela.

il 13/08/2019 alle 12:40

Bellissima, toccante, struggente nella sua sincera autenticità. Con Piero sono sicuro che vi ritroverete e avrete modo di essere ancora voi. Hai scritto una cosa meravigliosa Eriot. Bravissimo.

il 13/11/2020 alle 22:43

Grazie minus. Sì, lo ritroverò.

il 13/11/2020 alle 23:54