...Questa è la Genziana che voglio leggere...nella sua luce più bella...
Anche le poesie vivono di vita propria...questa sembra essere nata dall'incontro tra cielo e mare.
Non casualmente è seguita una tua poesia sul volo dei gabbiani. Storie di tracciati, rotte, geometrie celesti, destinazioni che portano e riconducono ad un ultimo volo. Una poesia che sa di presagio, forse ispirata da una Velta ed una Urcla compassionnevoli. Sacerdotessa, hai incora da imparare molte cose sul sentiero del ginepro ma la tua sensibilità è già salita su quelle stelle che governano ciò che sta al di sotto.
Bella poesia. Effettivamente, come segnalavi tu, c'è un concetto in comune tra i ns. scritti, che tu hai magnificamente reso con quel "senza ali di ritirno".