La tirannia di Crono
nella quiete più intima e pura
si svela del tempo l’arcano tono,
l’inarrestabile Crono congiura
seco trascina i sogni dell’uomo.
quante promesse irrealizzate
occhi al cielo estatici volti
attese perenni, gioie mai nate
periti come teschi insepolti.
mai non s’arrende il cieco tiranno
cosa opporre a tanta veemenza?
il sacrificio muta in affanno
la futile brama d’ogni clemenza
ai sognatori rivela l’inganno:
mostro rapace è la sua essenza.