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Pubblicata il 03/08/2019
La tirannia di Crono

nella quiete più intima e pura
si svela del tempo l’arcano tono,
l’inarrestabile Crono congiura
seco trascina i sogni dell’uomo.

quante promesse irrealizzate
occhi al cielo estatici volti
attese perenni, gioie mai nate
periti come teschi insepolti.

mai non s’arrende il cieco tiranno
cosa opporre a tanta veemenza?
il sacrificio muta in affanno

la futile brama d’ogni clemenza
ai sognatori rivela l’inganno:
mostro rapace è la sua essenza.
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Se non ti impegnassi troppo in metrica e rime, i tuoi sentimenti sgorgherebbero spontanei e diretti. E' solo un amichevole consiglio.

il 03/08/2019 alle 12:40