Antichi ricordi di suore laiche sotto i portici dell'Arcidiocesi di Gaeta? Forse in Genziana sognante residua questa traccia. O forse opera, oltre il sogno, anche una Genziana officinale (l'allusione al suo nickname non è casuale) che raccoglie erbe e traccia segni? Lasciamo tutto nel mistero, dovremmo intervistarla per capire quante punte ha quella stella, dovremmo chiederle molte altre cose, ma non lo faremo perchè risponderebbe solo con un sorriso senza proferire parola. Al massimo, a labbra chiuse, reciterebbe per noi la sua preghiera, poi si tufferebbe nelle onde del suo mare.
mi hai ricordato una scena un film di totò quando si presentò da un commerciante con tutti i malocchi addosso usando queste parole: occhio, malocchio, aglio e fravaglia, fattura che non quaglia e accendendo poi un cero fuori alla porta. al commerciante dopo questo rito le cose andarono molto bene. tu usando il tuo rituale credo che ti valga molto la preghiera. ad ogni modo se il rituale usato per tradizione rende ciò che desideri ...usalo ancora...perché il miscuglio mi è piaciuto molto. un saluto
Un testo particolarmente sinuoso e avvolgente che si snoda tra gli aromi e il mare. Questi componenti, che diventano simbolo e firma, confluiscono, con naturale armonia, in una preghiera. E la preghiera è la poesia stessa. Splendido lavoro.