PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/07/2019
Non l'accompagnai a casa
e lasciai che la sua ombra
si perdesse tra le foglie del Viale.
Non l'accompagnai perchè intento
a giocare a dadi e svirgolare sui biliardi,
ad ascoltare fèsso le parole
che da sempre scivolano insulse
sull'incavi della lingua,
come in un bacio dato alla francese
e poi caduto, incredulo,
in un'imboscata
tesa tra i viottoli di Vandea.

Ma tra un minuto od un secolo
là fuori mi aspetta un nuovo sole
e tra i suoi capelli dimenticherò
per sempre i dadi ed i soldi
che ho perso puntando,
per millenni, solo al nero.

Le cederò ogni mio angolo
sgualcito di giorno
e stirato di notte,
e se amare non è trattenere
allora odierò l'amore
pur di scioglierle i capelli
sul mio petto e sul mio cuore
ed a labbra incollate
scrivere pagine nuove
nell'agenda di domani.
  • Attualmente 4.75/5 meriti.
4,8/5 meriti (8 voti)

molto bella davvero! piaciuta tanto. un saluto

il 28/07/2019 alle 22:36

grazie eclisse

il 29/07/2019 alle 08:48

Grazie Genziana per il tuo commento partecipato.

il 29/07/2019 alle 10:37

C'è qualcosa di terminale e definitivo in questa specie di testamento spirituale, finemente proposto. Il riferimento alla Vandea farebbe pensare alla percezione del giocatore di dadi dell'imminente genocidio... ma questa è solo una mia interpretazione. Poi, quel "...se amare non è trattenere allora odierò l'amore" rappresenta una determinazione drastica di chi, comunque, non teme l' "agenda di domani".

il 29/07/2019 alle 11:47

Cerchi bianchi, cerchi azzurri...il cerchio non ha inizio nè fine, tutto è racchiuso da un cerchio, l'altro tutto rimane fuori. Il bianco e l'azzurro...cosa è racchiuso in quelli bianchi? e cosa negli azzurri?

il 29/07/2019 alle 13:07

I Blanchs (i Vandeani) si contrapposero ai Blues (i giacobini)...

il 29/07/2019 alle 13:13

Grazie amici miei. Sì Vincent, hai avuto l'umiltà di cercare e tu, Eriot, la capacità di aprire i sigilli di un testamento, non spirituale ma corporale. Per quanto riguarda la Vandea, lì risiede l'unica allegoria. Le parole, intese come inganno, sono destinate prima o poi, a cadere in una imboscata, come quelle tese dai realisti ai repubblicani in Vandea. Ancora oggi nei sentieri e negli angoli si trovano tracce di scalpi sanguinolenti.

il 29/07/2019 alle 13:52

Sembra una antica ballata con parole ancora presenti

il 25/11/2019 alle 02:25