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Pubblicata il 25/07/2019
Ti avrei scritto poche righe
tratteggiando allusioni di vetro
attraverso cui osservarmi i pensieri

ma io
non credo
tu sappia leggere
ciò che non è
presenza
urlata
urente

e
inferta ai tuoi occhi
come un pianto lavico
io
sono nuda esplosione

così lieve la notte attorno
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al solito immagini che non fermano la mente, credo sia essenziale in poesia, e poi il testo in sè e il suo significato, l'incomunicabilità tra uomo e donna, vecchissima storia.....

il 25/07/2019 alle 09:43

La seconda strofa è la colonna portante non solo di questa poesia ma di quasi tutta l'attuale società di sordi che urlano la loro sordità. Bella e potente! (Merito)

il 26/07/2019 alle 01:27

Grazie a tutti. La dedica non è a qualcuno in particolare. È il racconto dla fatica a comunicarsi. Quella sensazione dell'anima che esplode in petto ma di essere gli unici ad assistere allo spettacolo.

il 02/08/2019 alle 10:35