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Pubblicata il 23/07/2019
Si tormentava
l'anima nel buio
d'una fosca stagione:
brancolava
nella sua notte,
sprofondando, muta;
oh, lontano,
dal vuoto tenebrore
una voce fremeva, dissidente.

ed ancora in me
levi il tuo superbo volto:
ne sento il morso
acuto e teso,
ed in me
non c'è forza
per schivarti.

ed io ...
quant'amo il collo tuo,
la voce,
il tuo respiro,
e l'aria che profumi
e.. l'anima mia
fervido t'infonda
quell'alito di brezza,
e ti coroni la fronte
d'astri luminosi,
e veli
tribolati e flessuosi,
discendenti,
-eterei- da remote
nebulose;
e canti
il nostro cuore
la letizia
sul celeste
sentiero dell'affetto:
tu sei il mio sogno
grave ed invocato...
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