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Pubblicata il 21/07/2019
I

il mare parla, onda dopo onda
l’inconscio sale, verso la luce

sogni

non sai cosa ci sia, in fondo
a quel profondo, che t’inqueta

ti spaventi

se cogli una verità sfaccettata
sai che c’è anche un’altra verità

non osi pù in là

ii

e’ tempo allora
che tu colga il messaggio

non c’è onda che tenga
decidi il momento

la sfida è in agguato
lasciati attrarre
lasciati schiaffeggiare
anche se fa male

iii

decidi anche tu, il tuo destino
e’ difficile trovarsi nei flutti

maledetti bastardi decisi, ottusi
che non ti danno una mano

vai avanti, sei forte.

vai avanti, rispetta.
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Mi piace molto nelle prime due parti, la paura, la decisione, il coraggio, l'incoscio paragonato ad un mare profondo. Si perde un poco nella terza parte: è come se una sorta di nevrosi uscisse allo scoperto, portando uno squilibrio alla composizione, anche se poi, l'ultima parola (rispetta) riporta un senso di quiete.

il 21/07/2019 alle 10:10

Ciao Vincent, ottima analisi del testo, sono esattamente gli umori che ho sentito nello scrivere, grazie per il tuo commento...

il 21/07/2019 alle 10:42