La tua scrittura ha il fascino insolito di un profumo sottile, penetrante, dolce. Non ci sono elementi di disturbo, è sempre un prendere per mano il lettore e condurlo in un'alcova ai confini dell'anima. E' vero che, spesso, la lettura, di primo acchito, risulta poco decifrabile, ma è solo un'impressione che presto svanisce, perchè nel suo nucleo è tenera, scritta da un'anima che non ha mai cattive intenzioni, un'anima amica...stavolta ho imparato che l'acqua paccia è il vino di Cirò in Calabria, forse il più antico del mondo...il dio Dioniso, iniziatore dell'eternità (ma questo è venuto dopo, quando i Greci si impadronirono di quelle contrade).
Condivido in toto quanto scritto da Vincent. Di questo tuo lavoro, in particolare, mi colpisce l'avvicinamento parcellizzato, metrico, all'oggetto cui tendi, con antiche unità che scandiscono la fase di accostamento. Poi il ritmo cambia, si apre una pianura di sogno e di promessa, che non ha più senso misurare, tanto è ampia e senza confini. Un lavoro pregevole.
Ancient measurements units, questo era il titolo originale che ho cambiato per congruità con le antiche misure italiche. E' rimasto solo Ancient, nella firma in calce. Grazie per l'apprezzamento..
Ti parlerò della mezza canna che era incisa sul telaio di mia madre, quando la notte tesseva fasce di lino, per avvolgere i miei sogni di adulta e i miei teneri ginocchi di bambina, perché venissero dritte come giunchi. Grazie Ancient, ecco la mia emozione, non sono brava a fare l'analisi critica del testo come fanno egregiamente tanti tuoi estimatori.
L'importante Marinellianna è trasmettere emozioni, quando ci si riesce è gratificante. Grazie