PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/06/2019
bucoliche ubriache

ci buttiamo nell’erba
e rotoliamo come paglia
nei deserti del west
per poi lanciarci
l’uno sull’altro
come due proiettili
impazziti
pronti ad ammazzare
chiunque sulla loro strada.
se diventerò lupo
non aver paura
della mia fame d’amore:
il dolore si appaga
solo con la rabbia.
voglio ubriacarmi,
lasciami bere
tutta l’acqua dei ruscelli
e fai riempire
questa botte vuota
di delirio e tormenti.
sgomenti questi anni
cono volati via
come cenere
dopo un falò
nei campi
per far allontanare le belve …
molte selve
ho perlustrato a caccia
di respiri selvaggi
che per un attimo
mi facessero dimenticare
le amare ore
che li destino
mi ha preservato:
sisifo dannato
a portare il sole
in cima alla montagna
per poi vederlo
cadere ogni giorno,
ogni sacrosanto giorno!
non vedi,
mia dolce cerbiatta,
che quando bevo
l’acqua pura della pazzia
torno rinvigorito
come un puma impazzito?
fammi scavare
con gli artigli nella carne
la poesia del nostro
amore selvaggio!
nessun raggio di sole
potrà trovarci
nascosti sotto questa quercia
a respirare l’infinito
con i miei occhi che guardano
la terra ed i tuoi che guardano
il cielo oltre i rami e le foglie.
ciò che la vita dà la vita toglie.
forse domani rinverrò solo,
con un grande mal di testa,
in qualche cespuglio
vicino qualche marciapiede,
perché mi sarò incamminato
per tornare a casa
senza trovare la strada.
che cosa strana, l’esistenza …
la sua essenza si nasconde
nei profumi perduti.
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