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Pubblicata il 13/06/2019
Grazie cara Signora Chiara del rosso
e succulento dono e quel vergato
a ricordarci scritto antichi ma
mai perduti profumi familiari
quel lontan vissuto tempo da lei
trovati qui nascosti in nugae
mie parole da man gentil vergate
una busta tra rosse ciliege lustre
e fresche e tra lor adagiate a farsi
compagnia non come Angiol Silvio
dettò ben divese a mazzi e ciocche
ma in un colorato come s’usa shopper
quel rosso dolce frutto dal sapore
antico che ai ricordi della giovinezza
mia mi riporta piante in quei giugno
colorate tra i filari lunghi delle viti
quella lontan ormai perduta giovinezza
come oggi perduta dal cemento seppellita
la campagna che di quelle si adornava
e dove dall’alto del Ticino l’aria
amica respirava quella di mio nonno
campagna che lì dolce vision mostrava
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