PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/06/2019
Come descrive il titolo emozioni provate dopo aver visto un’ immagine...
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Scivola da quegli occhi uno sguardo
sulla mia pelle
il desiderio freme sfrigolando
sull’ anima dei sensi
c’è quel sorriso che t’invita
sta scrivendo parole nuove sull’ Amore
sento un’eco come quello di Sirena

ma io novello Ulisse
non legato all’ albero della vita
urlo alla ventura su quel mare
muto suono esce dalla bocca
sale al Cielo e rimbalza
nella parte oscura della Luna…

lei è là immanente e sorridente Calliope
complice del fato ineluttabile
orizzonte perduto di un futuro
che scivola scavando sulla pelle
nuove parole di passione…

immagine ammirevole e divina
inventata dagli dèi
che sguaiatamente ridono
sugli umani mortali...
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Bei versi .....e bella considerazione quella.di Genziana. Bravi

il 08/06/2019 alle 17:36

Mi è piaciuta. E sì, se gli dei ridono possono farlo soltanto sguaiatamente.

il 08/06/2019 alle 18:41

...Carissimo algor, sono convinto che tu sia l' unico ad aver pensato che io abbia confinato Calliope sul lato oscuro della Luna...in realtà l' inizio del verso: lei è là immanente...si riferisce alla vista da me avuta di quell’ immagine stupenda...lei è là sempre immanente e sorridente come Calliope...ciao, algor, ad astra per aspera...

il 09/06/2019 alle 12:18