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Utente eliminato
Pubblicata il 07/06/2019
Alla ricerca d’un fresco ristoro,
il bove, volteggiando con la coda
piena di verdi mosche, esasperato,
intinge la ruvida lingua negli
ultimi stilli dell’abbeveratoio,
oramai ricoperto da melma e sterpaglie.

nella campagna estiva arsa e bruciata
dall’implacabile sole d’agosto,
la pecorella tosata a nuovo,
con un forte belato, attira l’attenzione
dell’ infido pastore dal cuore severo
e cerca sollazzo intro alla quercia,
ove l’ombra s’allunga, col passar delle ore.

fra le pietre arroventate
una lucertola avanza con fare sospetto,
temendo che un truce felino
possa lei pasteggiare,
ed il cane da guardia, ligio al suo compito,
abbaiando scalfisce il frusciante silenzio
di grilli e cicale,
nella campagna colorata di giallo,
fili d’erba appassiti, calpestati dal sole,
cercan pioggia latente,
che non vuole arrivare.

poi quel sole calante, porterà lieta tregua
ed il pastore distrutto da cotanto sudore,
con le membra ormai stanche
per l’infausto lavoro,

calmerà l’arsa sete,
con un sorso di vino...

solamente al mattino,
prime luci dell’alba,
l’aria pare frizzante, corre e becca il suo grano
una bianca gallina,
nel silenzio che emana la solinga natura,
il pastore apparecchia per il pranzo che viene,
ripropone il buon vino
col formaggio e col pane.
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piaciuta molto, la campagna ispira e molto bello fa il racconto. ciao.

il 07/06/2019 alle 23:28

Uno sguardo sul mondo rurale riportato con parole essenziali, così come essenziali sembrano essere luoghi ed esseri umani.

il 08/06/2019 alle 12:34

piaciuta molto. complimenti Aug94

il 08/06/2019 alle 20:23