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Pubblicata il 05/06/2019
Tic tac...tic tac...tic tac
questo antico andare e venire
mi fa girare la testa,
come se avessi ventanni ancora,

quando invece sfioro a malapena i cento
per fortuna mia nonna
mi prepara un letto caldo all'altro mondo
senza nessun permesso di benedizione,

lo so per certo che mi aspetta
e anche se non e` vero
chi se ne frega
tanto giunto li saro` morto gia` da tempo

tic tac...toc tic...tuc tec
quest'orologio spacca il secondo
tanto ` preciso quando spietato
ricordo la tua voce

soffoco l'atroce ricordo
in un misericordioso rimpianto
riempio gli spazi vuoti miei
con le innumerevoli armonie dei suoni tuoi

nessuno mi vede per fortuna
e per questo che sono ancora vivo
anche se zoppico ed ho male ad un anca
mi preparo e sfioro i cento.

ciagiu2019
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Tu o l'orologio sfiorate i 100, tu sei ancora arzillo,l'orologio un pezzo d'antiquariato.Mi piace questa poesia!!!

il 06/06/2019 alle 22:14