Profondità trasversali proposte in veste di analitiche evoluzioni psicologiche! Ciao, Sergio! Sempre bravo
Le parole viaggiano, attraversano le vite e, come pellicole intaccate dalla luce, a volte appaiono sciupate. Allora restiamo fermi, pensando forse a riavvolgere, a tornare indietro. Ma sa troppo di passaggio attraverso uno stampo esiguo e allora, si, allora si continua a scrive dipanando quel filo nero, esattamente quanto basta per “ vivere e raccontarla” come dice il buon Marquez. Questo ci ho visto dentro questo tuoi versi, aperti comunque a differenti interpretazioni.
Arlette, bella la citazione del romanzo di di Gabo, il viverla in questo mio componimento è reso possibile da quel averla vissuta che mi da gli strumenti per poterne dire. Avendo nel tempo intrapreso un percorso di affinameneto e di sublimazione dell'esperienza diretta e dello scrivere che ne è derivato, e mezzo e viatico, e gli consegna una valenza tutta nuova che i nuovi mezzi epressivi e di comunicazione hanno reso possibile e sancito. Ogni interpretzione poi è oltrechè plausibile da me fortemente auspicata. Grazie