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Pubblicata il 22/05/2019
Un sabato fuori porta
al profumo di primavera.
cielo terso e veduta mozzafiato.
solo le rondini a dipingere l’azzurro,
a tutto il resto ha già pensato Dio.
muovendo tra le vie
in fondo alla discesa
raggiungo la casa del maestro.
palazzo signorile stile settecento.
varco la soglia senza esitazione
e in cima allo scalone,
seguendo l’odore acre delle sudate carte,
vengo rapito senza cognizione
dalla magia di ventimila tomi.
ma nel voltar lo sguardo oltre la finestra…..
tutto ad un tratto….
dimenticandomi chi fossi…
uno scenario in bianco e nero
si materializzò al centro della piazza…
viaggiai nel tempo…
“…..in codesto sabato
nel mirar della campagna,
parea di veder la donzelletta al suo ritorno
pronta a novellar con la vecchierella.
udii le lieti grida dei fanciulli,
il fischiettio del zappatore stanco,
il rintocco del martello
preciso sopra al chiodo
che un legnaiuolo intento a conficcar.
ma quando poi lo sguardo porsi a est
non potea creder ai miei occhi.
aveo di fronte a me le negre chiome,
in giovanezza, dell’ugola osannata.
fu allora che
nel rimenbrar del loro amore,
sentii battere il cor come non mai.
l’amai anch’io ma per un solo istante
finchè l’odiosa squilla mi fece sobbalzar”.
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Gustoso questo "Sabato 2 la vendetta"....

il 22/05/2019 alle 15:12

grazie Eriot. "sabato 2 la vendetta" è bellissimo :) :)

il 22/05/2019 alle 16:46

Bellissimo scritto.....Visto e ,sentito, quello che nel testo hai recepito ... far vivere a chi ti legge le tue medesime emozioni , è la caratteristica rara di veri scrittori......

il 22/05/2019 alle 18:09

Gabriela non so come ringraziarti. Un abbraccio forte.

il 22/05/2019 alle 18:42