PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/05/2019
Curvare spazi
e contrarre tempi
con divina leggerezza,
videro, allibiti, i tuoi pari,
a squarciare il velo
di un timido Universo.
Dei massimi sistemi
fermi da secoli
schiodasti i fondamenti,
puro,
come fulmine inatteso,
come grido di bambino.
E quell’onda grave
che lì prefigurasti,
un nuovo indizio di potenza
d’incanto apparve.
Si protesero Aris e Isaac
rapiti, mentre spalancavi,
gentile grimaldello,
le porte inusitate
della città di Dio.

(da "Differenziali inesatti" - 2019)
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Grazie Ravachol. Anch'io avrei qualcosa da commentare sui tuoi lavori, ma, incredibilmente, risulto bannato da te dal primo giorno che sono qui su PH.

il 22/05/2019 alle 12:58

Un genio assoluto e una poesia davvero originale.

il 22/05/2019 alle 18:08

Menti così forse non ne nasceranno più o, forse si ma, riconoscerle sarà una gara dura....oggi sono tutti geni , che vivono la loro avventura trascinandosi dietro o, camminando avanti a loro ,un popolo di somari da cento e più colori....saluto amichevole Gabriela.

il 22/05/2019 alle 18:42

Grazie Vin e Gabri.

il 22/05/2019 alle 19:20

Chissà.....Magari esistono ma non hanno la possibilità di studiare....e non lo sapremo mai. I miei complimenti Eriot

il 22/05/2019 alle 20:40