La silente magia della sera
adagiata in un’aura sospesa
nel momento
in cui il suo cielo cangiante
va dal rosso al cinerino
mi riflette il passaggio
della vita alla morte
e, nel mezzo quel frammento
che dalla luce del sapere,
dall’aver visto, dall'aver vissuto
trasporta nel mistero più assoluto
inoltrandoci in mondo
che non avrà più un domani.
un mondo senza cielo, senza alberi
e senza mare?
sarà forse un interminabile labirinto
cieco di splendore la dimora ultima
che ci attende?
o forse dall’altra parte del tramonto
dopo il buio che ci ingoierà,
ad ogni porta che si chiuderà
dietro a noi, nuovi inquilini,
si presenteranno archetipi e splendori?
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