Castello
delle tenebre,
dall'alto potere
dei monarchi
le tue pietre parlano;
sgomenta
trema la mano
al tocco di spettrali
immagini di morte.
stinti volti
dal bronzo
resi eterni
sulla pietra
prigionieri
da secoli,
protesi
ad ammonire
dal baratro del nulla.
quali
trionfanti cortei,
guerresche grida
coteste
pallide mura
dell'effimera gloria
dei reduci eroi.
ancor scorgo
la folla in attesa
tra l'ombra merlata
e.. lontano, dagli stagni
l'acuto grido del cigno
mentre la morte
divora il silenzio.
anime erranti,
cavalieri senza tempo
da madre
e sposa strappati
or vaganti spettri
nel limbo senza tempo.
sul bronzo
eterne
nell'oblio disperse
trafitte giacciono
le spoglie;
lontano
odo la falce mortale
della guerra, intorno
ristagna l'aria...