un vecchio merlo nero le foglie
morte muoveva lì cadute sotto
l’albero del tiglio nel giardino
alla ricerca vogliosa di un lombrico
poi dopo tanto ma non fruttuoso
lavorio tanto deluso se ne allontanava,
agitavo io un dì smuovevo vecchie
carte appunti miei e note e fogli
nel tempo gettati in un cestone
e non dati al fuoco perché forse
poi nel tempo di possibile interesse
così oggi alla memoria un viso d’una
fanciulla del mio tempo antico mi è
tornato quel suo sorriso non dimenticato
lì in questo rigirare la preda mia
un indirizzo lì sepolto quello suo
più fortunato del merlo l’ho trovato
poi più deluso di lui mi son trovato
che nel tempo l’indirizzo era cambiato
al mittente il mio scritto ritornato